Vaghe nuvole, fregiate con fervidi cristalli di una rugiada ancor bambina,
un torpido sbadiglio poi, colma di grazia, sorge l’aurora e così in Paradiso è già mattina.
Al lieve fruscio di timide farfalle si fondono i gloriosi canti degli angeli buoni
scanditi da un ruggente fragor di pulegge, cavalli e pistoni,
quelli d’una moto, celestial portento
col cinquantotto d’oro e argento,
in sella, onora Iddio con un’impennata e il suo sorriso, uno dei più belli,
vola raggiante tra l’ eccelse schiere… Ecco a voi il Sic, il fantastico Marco Simoncelli.
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