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sabato 9 febbraio 2013

La Notte, taciturna signora,
vaga su montagne e colline,
dei mari carpisce i misteri,
avvolge i torpidi sensi
nel nero velluto
del suo mantello
che ha mille ferite di luce
e ogni creatura conduce
in foreste d’insonni pensieri
e su arcobaleni d’inusitate speranze,
nel sereno reame dei sogni,
ove gli angeli apron le danze.


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