In cuor mio sento
di avere un'amabile vocazione
se pur di gravosa levatura:
scrivere nel tentativo
di donare al prossimo
dolci sorsi d'immortale Speranza,
ciò accade per intervento della Grazia Celeste
ed è quest'anelito che mi premura
a un così stretto vincolo con la Poesia,
diletta gentildonna ed elisir dell'anima.
Sempre a maggior gloria
di Dio, con umiltà
Paolo Annibali
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